Risarcimento danni per malasanità

Risarcimento malasanità: quando il paziente ha davvero diritto ad un risarcimento per danno medico?

Risarcimento danni e Responsabilità medica

Un danno medico ed un errore sanitario non portano necessariamente ad un risarcimento da malasanità; questa è una cosa che spesso dobbiamo spiegare perchè si ritiene erroneamente che se si abbia subito un errore medico sia implicito un danno e soprattutto un risarcimento per malasanità.

I dati del 2022 sugli errori medici in Italia dicono che si hanno una media di più di 30 sinistri per ogni ospedale ogni anno; il settore con maggiori problemi di malasanità è quello della chirurgia seguito dalle mancate – errate diagnosi.

Da non sottovalutare i problemi negli ospedali riguardanti le infezioni (circa il 5%). (Fonte: MedMal – Marsh)

Tutela del malato Costituzione italiana e carta dei diritti del malato:
La costituzione italiana sancisce il diritto alla salute all’art 32. Dalla lettura della norma si deduce che la salute è un diritto fondamentale dell’individuo ma è anche interesse della collettività, nel senso che una comunità di persone sane è funzionale al buon andamento della stessa. La Costituzione garantisce inoltre le cure alle persone che, per motivi economici o personali, non sono in grado di provvedere a loro stessi.

Infezioni in ospedale e malasanità 

si calcola nel  56 % dei sinistri siano dovuti a infezione verificatesi in chirurgica e riguardano la sala operatoria. Spesso nelle sale operatorie degli ospedali si contraggono infezioni di ogni tipo, ecco di seguito alcuni dati dei reparti riguardanti le infezioni nosocomiali ospedaliere più diffuse in Italia: in ortopedia e traumatologia si hanno il  29 % dei casi, in chirurgia generale il 15 %, nel Pronto soccorso il 6 %. Le infezioni ospedaliere portano ogni anno alla morte di 5000 – 7000 pazienti in italia; serve una efficacie prevenzione per tutelare i pazienti contro tali infezioni negli ospedali italiani. Si hanno ultimamente molte infezioni da Klebsiella, recentemente sono stati registrati 37 casi in pochi mesi.

Le principali infezioni nosocomiali per cui gli utenti ci scrivono secondo la nostra casistica in base alle richieste pervenute negli anni precedenti riguardano sicuramente le infezioni delle vie urinarie, le infezioni in seguito ad un intervento chirurgico, infezioni a protesi post intervento ortopedico ed infine le classiche infezioni nosocomiali quali ad esempio Sepsi o klebsiella. Se tali infezioni vengono debellate con una cura antibiotica senza riportare danni al paziente non si tratta di malasanità; altrimenti l’ospedale dovrà rispondere del danno.

La sepsi o setticemia è una situazione medica nel paziente molto pericolosa che si verifica  quando vi è una risposta eccessiva ad  una infezione. Il grosso rischio è che tale risposta possa portare a gravi danni agli organi del paziente. Se la setticemia dovesse aggravarsi ulteriormente si può arrivare a shock settico e quindi ad una pressione sanguinea che scende drammaticamente fino alla morte stessa. Tutto parte dal sistema immunitario del paziente che reagisce in modo anomalo ed esagerato ad una infezione contratta in ospedale o fuori di esso ad organi quali: urinario, polmonare o addominale. Concludendo in casi di setticemia dovuta ad errore medico / ospedale si avrà una infiammazione grave nel paziente o morte e se tale stato fosse conseguenza di negligenza in ospedale si dovrà fare un accertamento medico legale per capire cosa sia successo esattamente e valutare l’eventuale danno.

RISARCIMENTO INFEZIONI  OSPEDALIERE

Come chiedere un risarcimento per infezione presa in ospedale a livello legale? Si definiscono infezioni nosocomiali quelle contratte in ambiente ospedaliero dal paziente che era entrato sano ma al momento delle dimissioni dall’ospedale presenta una infezione dovuta ad errore medico e malasanità ospedaliera. In particolar modo sono considerate infezioni nosocomiali quelle contratte e che si manifestano nella fase post ricovero.

Le infezioni si posso avere per vari motivi quali, affollamento ed eccessive persone nelle camere  o nella struttura ospedaliera, cattiva organizzazione degli ambienti della struttura e interventi invasivi specialmente  nella chirurgia, nella ematologia e nella oncologia.Il fatto sostanzialmente è che se si contraggono infezioni in pazienti già debilitati, a rischio ed in una fase critica con basse difese immunitarie si rischia maggiormente la morte o gravi danni alla persona stessa.

Abbiamo visto che il veicolo molto frequente con cui si passano queste infezioni, dette nosocomiali, sono le mani degli operatori sanitari che svolgono le pratiche terapeutiche; il solo lavaggio delle mani potrebbe prevenire il 25 % delle infezioni.

Numerosi sono gli agenti infettivi: acinetobacter, pseudomonas aeruginosa, closridium difficle, klebsiella pneumoniae, staffilococco aureo infatti, vivono e proliferano negli ambienti ospedalieri e sono di difficile eradicazione poiché, talvolta, sviluppano delle resistenze ai più comuni disinfettanti che portano il paziente a richiedere in seguito un risarcimento per danno permanente o morte dato da questa infezione.

E’ molto importante inoltre che il personale sanitario e paramedico, osservino le più assolute regole di igiene, soprattutto nei contatti con il paziente debilitato che è facilmente preda di infezioni opportunistiche(infezioni sepsi).
Lo stesso dicasi per le attività di sostituzione di cateteri ed altri presidi che penetrano nel corpo del malato. Le infezioni urinarie sono molto diffuse negli ospedali italiani, ad esempio i batteri di Escherichia coli rappresentano il 40 % delle infezioni dovute a successiva malasanità. L’avvocato insieme al medico legale accerterà la malasanità in seguito a infezione in ospedale ed il risarcimento per il paziente leso dall’errore medico.

GRAVI ERRORI IN SALA PARTO GINECOLOGICI

Quali sono i principali errori medici e pericoli durante il parto?

  • 1. Emorragia post partum: è una complicazione comune del parto, che può essere causata da un taglio cesareo, da lacrime uterine o da una bassa pressione sanguigna materna.
  • 2. Shock materno: si può verificare durante il parto, a causa di una perdita di sangue, di un’infezione o di un trauma.
  • 3. Distocia di spalla: può verificarsi quando una spalla del bambino è bloccata nella pelvi materna durante il parto.
  • 4. Distocia di braccio: si verifica quando uno o entrambi i bracci del bambino sono bloccati nella pelvi materna.
  • 5. Infezioni del tratto urinario: si possono verificare durante il parto, specialmente se la madre ha avuto un taglio cesareo.
  • 6. Asfissia fetale: può verificarsi durante il parto e può essere causata da un’ostruzione del tratto respiratorio del bambino.
  • 7. Prolasso della placenta: si verifica quando la placenta si sposta dalla sua posizione normale nell’utero e può essere pericoloso per il bambino e la madre.
  • 8. Pre-eclampsia: una condizione grave che può presentarsi durante la gravidanza e comporta una pressione sanguigna elevata e proteine nelle urine.

Esempi di responsabilità medica in sala che hanno portato a gravi errori ginecologici durante il parto meritevoli di risarcimento danno medico sono la mancata diagnosi di placenta previa centrale un feto nato con diagnosi di tetra paresi spastica dovuta a prolungata ipossia cerebrale causata dal distacco di placenta e rottura d’utero con  invalidità del bimbo al 100%. La Malasanità e danno medico – errore medico durante il parto per ipossia e ischemia del feto causate nel 90% dei casi da asfissia perinatale o asfissia neonatale; esse sono dovute ad una drastica diminuzione di ossigeno verso anidrite carbonica tra madre e feto.

Ecco un caso recente in cui una bimba cerebrolesa ha ottenuto un risarcimento di 2 milioni per errore medico e malasanità. Avvocati per ottenere un risarcimento in seguito ad errore ginecologico in sala parto e difesa dei diritti del malato a Milano Monza  Bologna Modena Venezia Mestre Ancona Genova Savona Sanremo Imperia Torino Pavia Roma Udine Trieste Reggio Calabria Caserta Napoli Bergamo Varese Pistoia Firenze e Pisa.

Gravi casi durante il parto dovuti ad errore medico e malasanità implicano  danni alla mamma dovuti a lacerazioni  e perdita del suo utero a causa di emorragia; viceversa i danni possibili provocati da danno medico al neonato durante le manovre di parto possono essere la
morte del feto stesso per amniocentesi oppure sovente si sono riscontrate errate diagnosi prenatali con conseguente malasanità ginecologica ostetricia. Il 25 ottobre 2015 Risarcimento Salute è stato solidale con la Malasanità nel mondo specialmente per i 18 casi di neonati morti in 3 mesi per una infezione contratta in ospedale dai bambini poi deceduti causando malasanità.

IMPORTANTE  da sottolineare i problemi che si hanno spesso per parto distocico e distocia  del feto (quindi il mal posizionamento del feto al momento del parto) che abbiamo analizzato dedicando una intera pagina all’argomento.

PARTO DISTOCICO

Avvocati per paralisi cerebrale infantile dovuta a malasanità ti assistiamo per farti ottenere un  risarcimento per i danni subiti dal bambino  neonato a causa di errori del ginecologo della ostetrica e dell’ ospedale. Esistono vari tipi di  paralisi cerebrale ed essa  è causata da una lesione encefalica; errore medico che causa un danno di  natura neurologica nel neonato bambino.

A proposito di errori nel parto la vicenda seguita da TV e giornali riguardo la bambina rimasta tetraplegica in seguito ad un errore medico e malasanità sembra non avere fine per questa famiglia; dopo una sentenza di risarcimento milionaria favorevole ora la famiglia si vede minacciata da un ricorso in appello in cui l’assicurazione chiede la restituzione di una parte dei soldi in quanto presumono che la bambina morirà presto. Agli occhi di chiunque sembra davvero una richiesta imbarazzante anche solo da commentare ai limiti della sensibilità umana.

Nel frattempo è stata confermata la responsabilità penale di una ginecologa dovuta al fatto che ci sia stato un errore medico evidente nelle manovre durante il parto che aveva causato la tetraplegia della neonata. Altro caso in essere (novembre 2019) ci si è chiesto se vi sia stato un danno da parto e decesso di mamma e neonato per malasanità presso l’ospedale di Roma dopo la notizia evidenziata da molti giornali riguardante il decesso durante il parto, inizialmente solo della madre, poi anche della figlia. Ovviamente sarà aperta un’inchiesta per verificare se nel reparto di neonatologia dell’ospedale vi sia stato un errore medico per dare delle risposte al padre rimasto solo.

Errore nella diagnosi prenatale?

Purtroppo, come in qualsiasi campo della medicina, gli errori possono verificarsi anche nella diagnosi prenatale. Questi possono essere causati da molte ragioni, tra cui:

Errore umano: il personale medico può commettere errori di interpretazione dei risultati dei test o di valutazione delle immagini ecografiche.
Limitazioni tecniche: alcune tecniche diagnostiche hanno limitazioni intrinseche, ad esempio la villocentesi e l’amniocentesi possono causare un rischio di aborto spontaneo o altre complicanze.
Rischi legati alla gravidanza: alcune complicazioni della gravidanza, come la placenta previa o il posizionamento del feto, possono rendere difficile l’effettuazione di alcuni test.
Problemi con i campioni: i campioni di tessuti fetali prelevati possono essere di scarsa qualità o possono essere contaminati, portando a risultati errati.
Variazioni genetiche rare: alcune malattie genetiche sono rare e possono essere difficili da identificare con precisione.
È importante sottolineare che, purtroppo, non tutti i problemi del feto possono essere identificati con la diagnosi prenatale e che l’accuratezza dei test può variare in base alla tecnica utilizzata e alle condizioni individuali della gestante. Pertanto, la diagnosi prenatale dovrebbe essere sempre considerata come un’indicazione, piuttosto che una diagnosi definitiva.

PROBLEMI IN SALA PARTO E CESAREO ERRATO?

Cosa fare e come agire in caso di  errore medico in sala parto e conseguente danno ginecologo al neonato o alla madre in cui ci sono lesioni permanenti al feto o alla mamma? Anomalie e complicanze del parto e nel travaglio danno sovente danni da parto per la madre o per il neonato quali danni celebrali encefalopatia distocie della spalla o del canale del parto ed asfissia neonatale per il bimbo. Gli errori più gravi spesso accadono durante il parto in cui neonato e madre rischiano la vita in seguito a manovre non corrette da parte dello staff medico ginecologico.

Il parto è un momento delicato e purtroppo si hanno vicende di cesareo non corretto, danni celebrali al neonato, asfissia neonatale ed altre problematiche di danno medico al parto in Italia che cambiano la vita della famiglia e del neonato per sempre. Sono previste linee guida riguardanti il parto e la gravidanza per evitare danni da malasanità  a cui ostetricia e  ginecologia devono attenersi in caso di emorragia infezioni asfissia perinatale parto cesareo  encefalopatia ipossico ischemica diabete e malformazione del feto.

Anomalie e complicanze del parto nel travaglio, malasanità in sala parto, purtroppo è  frequente l’errore medico   durante i parti e nella ginecologia in generale a discapito dei neonati che rischiano gravi danni  celebrali, morte, invalidità tetraplegica, tetra paresi spastica dovuta a prolungata ipossia cerebrale causata dal distacco di placenta e rottura d’utero con  invalidità del bimbo al 100%. Un altro grave errore medico è la mancata diagnosi di malformazione del feto o una grave sofferenza fetale dovuta ad ipossia del feto con conseguenze drammatiche per il neonato.

Una mancata diagnosi di sofferenza fetale darà un danno da malasanità al feto di grossa portata. Inoltre si può avere la perdita del feto per amniocentesi o villocentesi o lesioni  durante il parto per l’uso di ventosa e di forcipe. Per quanto riguarda il Il taglio cesareo resta un intervento chirurgico a tutti gli effetti, associato ad un maggiore rischio di errore medico, malasanità, mortalità per mamma e bambino.

Ci occupiamo di  risarcimento danni da parto a Milano Roma Monza Torino Bologna Firenze Como e in tutta Italia infatti Risarcimento Salute assiste le donne vittime di danno medico durante la gravidanza ed il parto per far ottenere loro il risarcimento. Risarcimento per errore danno da parto cesareo o vaginale o naturale in quanto i  rischi di una gravidanza possono portare a causare questi danni negli ospedali a Milano Roma Frosinone Torino Napoli Monza Bologna  Como Cagliari Caserta Bergamo Brescia Padova Pavia Alessandria Venezia e tutta Italia con danno ginecologico a discapito della mamma o del neonato bimbo con manovre errate tramite ventose forcipe che possono dare danni celebrali ed emorragie lacerazione alla vagina o all’ano.


Il medico di base può rifiutare la visita a domicilio secondo la Corte di Cassazione (penale) sentenza numero 24722 del giugno 2024 sostanzialmente perché il medico di base non è la guardia medica e quindi non è soggetto a un servizio di emergenza / urgenza.


I PRINCIPALI ERRORI MEDICI IN OSPEDALE

I settori dove si sono registrati maggiori errori sono l‘ortopedia e traumatologia con circa il 20% dei danni totali; segue la chirurgia generale superiore al 10 % del totale. Nel reparto di ostetricia / ginecologia si hanno il 10 % degli errori e spesso sono situazioni molto delicate per neonato o madre.
I problemi principali sono le errate o mancate diagnosi e le terapie sbagliate; ma non vanno sottovalutate le infezioni contratte in ospedale che sono migliaia in Italia e possono portare al decesso di un paziente già molto provato.

Negli ultimi anni le regioni che hanno speso maggiormente per cause di errore medico sanitario sono state in Italia la Sicilia la Toscana la Calabria la Puglia e l’Abruzzo; in queste zone i maggiori esborsi per risarcimento da malasanità. Le regioni più virtuose invece sono risultate il Trentino la Liguria ed il Piemonte dove i danni sanitari ed i conseguenti risarcimenti per errore medico sono stati minori.

Se per una poco attenta assistenza da parte di infermieri e medici dopo l’operazione un soggetto peggiora il proprio stato di salute che tipo di responsabilità ci sono? Prima di tutto bisogna capire se vi è stata negligenza da parte di infermieri e dottori nel curare e dare assistenza post operatoria; ad es errati farmaci, cure non adeguate, monitoraggio non attento che porti però ad una danno fisico a vita o temporaneo. Ogni caso post operatorio presenta differenti cure quindi ogni cura al paziente dovrà essere valutata e non creare un danno altrimenti i sanitari dovranno risponderne a livello legale.

Problemi al pronto soccorso con errori medici che possono portare ad un danno al paziente specialmente se vi siano carenze o negligenze; succede che in presenza di molti pazienti, che necessitano di cure immediate, ci sia troppo poco personale e quindi non viene garantito un servizio ottimale. Inoltre errori in fase di triage (la scelta del codice verde rossi gialli o bianchi) possono gravare e portare a situazioni complesse che medici e sanitari con maggiore esperienza e con turni meno gravosi di lavoro e stanchezza potrebbero evitare. I dati dei problemi al pronto soccorso ci dicono che l’1 % dei casi che arrivano sono in codice rosso, mentre i codici verdi sono più del 65 % dei casi totali in Italia. Nel pronto soccorso bisogna avere medici di esperienza per una corretta prima valutazione del pazienze onde evitare errori che potrebbe portare a errore medico e malasanità.

Risarcimento trasfusione infette Epatite C e Aids:

Risarcimento per gli scandali del sangue infetto negli anni 80 e 90 che hanno fatto contrarre epatite C e Aids (virus Hiv ed epatiti) ai pazienti tramite trasfusione sono sicuramente meritevoli di risarcimento danni per malasanità. Da considerare inoltre risarcibili perchè causano un danno la mancata diagnosi di un infarto al pronto soccorso per mancanza di accertamenti corretti o altre patologie che potrebbero risultare un errore medico fatale se non correttamente diagnosticate dai medici stessi. Fonte:(Cassazione Civile) .Un esempio invece di Danno medico molto grave per un  neonato non trasfuso a Roma ha portato ad un maxi risarcimento da malasanità di 3 milioni di euro. Risarcimento diritto del malato danno medico Milano Roma.

ATP : Accertamento tecnico preventivo
L’ accertamento tecnico preventivo può permettere una soluzione della vicenda di malasanità in tempi molto brevi (in genere entro i 6 mesi) rispetto ai tempi più lunghi  dell’ordinaria procedura giudiziale.
Il consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice provvederà ad un accertamento delle cause e ad una quantificazione dei danni subiti dal paziente vittima di errore medico e malasanità.
E’ giusto dire che fare un accertamento tecnico preventivo ha dei costi per il cliente che però saprà in breve tempo se riceverà o meno un risarcimento per danno da Malasanità e soprattutto non rischierà la soccombenza processuale di un normale processo in 1′ grado dove si hanno poi le spese degli avvocati di controparte. In caso invece di gratuito patrocinio il cliente potrà  fare un ATP a spese dello stato.

Importante il report fatto nel 2023 da Euripes e Enpam sui dati degli accertamenti tecnici preventivi (Atp) fatti presso il tribunale di Roma dopo l’introduzione della legge Gelli che ne analizza oltre 1300 Atp in ambito civile.
Il 65% degli accertamenti tecnici preventivi si è concluso a favore del paziente leso. Quindi 2 casi su 3 di malasanità si sono conclusi con Atp che evidenziano un errore medico riconosciuto dai periti del tribunale di Roma. I settori in cui si sono avuti maggiori problemi di errore medico sono stati ortopedia, chirurgia e infettivologia con quasi il 50 % dei casi di malasanità.

DANNO OCULISTICO VISIVO ALL’ OCCHIO DEL PAZIENTE : 

Gli errori medici in ambito oculistico si possono verificare sia in un ritardo diagnostico che nel trattamento chirurgico errato della patologia all’occhio del paziente. Notevole è il volume casistico nella chirurgia della cataratta ed in particolare le sue complicanze del posizionamento di lenti intraoculari per la correzione di difetti visivi. Particolarmente importanti sono i danni legati ad un intervento ritardato o scorretto del glaucoma dell’occhio; accadono inoltre problematiche nelle varie patologie della retina: retinopatia diabetica, degenerazione maculare, distacco di retina, degenerazioni e lesioni retiniche che portano a numerose complicanze talvolta per errore medico oculistico. Si sono verificati infine errori nella chirurgia Laser durante il trattamento di numerose condizioni patologiche della retina, del cristallino, della cataratta e del glaucoma con conseguenze indesiderate per il paziente quali la perdita dell’occhio e danno biologico conseguente. Il giornale il Resto del Carlino evidenzia un problema di malasanità risarcito dopo anni riguardante un intervento laser che aveva poi alterato e diminuito la vista dell’occhio del paziente. La prima sentenza sembrava negativa ma è stata poi la Corte d’Appello a ribaltare il tutto e a far dare più di 150.000 euro al paziente leso per l’errore medico subito all’occhio ed al visus.

QUALI POSSONO ESSERE I DANNI NEUROLOGICI IN SEGUITO AD INTERVENTO ALLA SCHIENA E ALLA COLONNA VERTEBRALE ?
I danni neurologici più comuni in seguito a un intervento alla schiena o alla colonna vertebrale possono includere lesioni al midollo spinale, paralisi, intorpidimento, debolezza muscolare, formicolio, dolore, problemi di coordinazione, perdita di sensibilità, problemi di controllo della vescica e dell’intestino, e problemi di memoria e di apprendimento.

Problemi neurologici in seguito ad errore medico : se si ritiene di aver subito un errore medico che abbia causato problemi neurologici è importante cercare assistenza medica da un professionista qualificato medico legale e un avvocato specializzato in casi di malasanità per discutere della tua situazione e le possibili azioni legali per danno neurologico da intraprendere.
Fondamentale sarà raccogliere tutte le informazioni pertinenti, inclusi documenti medici, referti, risultati di test e qualsiasi altra prova che possa sostenere la causa. Un avvocato specializzato in errore medico può aiutarti a valutare le tue opzioni legali e guidarti attraverso il processo legale, se ritieni che ci sia una base valida per un risarcimento.
Cosa è la neurologia e quali sono i problemi maggiori che succedono : la neurologia si occupa dello studio e della gestione delle malattie e dei disturbi del sistema nervoso. Questo comprende il cervello, il midollo spinale, i nervi periferici e i muscoli. I medici specializzati in neurologia sono chiamati neurologi.
I problemi neurologici possono avere una vasta gamma di cause e presentazioni, e possono influenzare diverse aree del sistema nervoso. Alcuni dei problemi neurologici più comuni includono malattie cerebrovascolari:  ictus, emorragie cerebrali e occlusioni dei vasi sanguigni nel cervello. Possono causare sintomi come perdita di funzione motoria, problemi di linguaggio, difficoltà cognitive e disturbi dell’equilibrio che se non capiti o valutati subito dal medico possono portare a gravi danni. In genere gli errori medici di tipo neurologico riguardano la mancata o una errata diagnosi.

MALASANITA’ E COVID: In un momento storico in cui il coronavirus covid 19 ha esposto medici e infermieri non protetti da idonee misure di precauzione è fondamentale tutelare chi subisce malasanità quali operatori, sanitari, infermieri e dottori che contraggono il virus con gravi conseguenze per la loro salute. Con il Decreto Cura Italia il governo ha previsto per i contagiati sul posto di lavoro (medici, infermieri, dottori) che l’Inail tuteli tali lavoratori che incolpevolmente hanno subito danni fisici dal virus covid 19. La disorganizzazione degli ospedali ed il mancato rispetto delle tutele dei lavoratori implica una dovuta tutela per la categoria di medici, infermieri e sanitari.

RISARCIMENTO SALUTE PER DANNO DA AMIANTO: 

Risarcimento Salute si occupa in Italia anche dei risarcimento per danni da amianto che hanno causato tumore e mesotelioma è possibile essere assistito e tutelato da legali specializzati. Come agire e tutelarsi per danni da amianto e mesotelioma? Spesso il lavoratore si trova dopo anni a doversi tutelare per avere un risarcimento da amianto dopo aver lavorato in società quali le ferrovie dello stato, in marina, nei cantieri navali o in aziende a stretto contatto con l’amianto. Risarcimento danni da amianto e tumore mesotelioma per i lavorati delle ferrovie dello stato ferrovieri inail assistenza legale tramite avvocati specializzati associati a Milano Torino Napoli Bologna Palermo Pavia Voghera Taranto Alessandria Cagliari Torino Roma Napoli Genova Savona La Spezia Firenze Pistoia Rieti Frosinone e tutta Italia. Risarcimento una tantum di 5600 € però l’importo è stato aumentato a 10 mila € nel 2020. L’indennità una tantum può essere richiesta da chi è stato esposto direttamente all’amianto. I dati dell’osservatorio nazionale amianto (ONA) già nel 2015 quantificava in 4500 casi di tumori polmonari e mesotelioma; vi sono inoltre altre varie forme tumorali dovute all’esposizione all’amianto (es tumori alla laringe, allo stomaco). Le categorie con più alta incidenza di mesotelioma da amianto sono quello edile, il settore militare ed il settore dei lavoratori delle Ferrovie dello Stato. Il picco di malati di mesotelioma in seguito alla esposizione ad amianto leggendo la cronaca si sta spostando dal 2021 al 2023 e comunque rientrerà per molti esperti nella decade 2020 / 2030.

Per informazioni sul danno da mesotelioma amianto in Italia visualizzare la pagina del nostro sito RISARCIMENTO AMIANTO

LEGGE GELLI BIANCO: 

1 giugno 2022: il governo sta valutando una nuova proposta di legge riguardante la responsabilità medica in seguito a malasanità. Il primo cambiamento sarebbe la responsabilità contrattuale dei medici e sanitari con prescrizione  decennale (10 anni di tempo per agire). Vi era già stata una modifica nel 2017 con la legge Gelli Bianco.
Inoltre l’ospedale risponderà in caso di errore medico se fosse accertata una carenza organizzativa o di malfunzionamento all’interno della struttura stessa che hanno contribuito a ledere il paziente.
A livello penale la proposta tende ad abolire il reato di omicidio / lesioni personali colpose per i medici(prima si escludeva la loro punibilità se avevano rispettato le linee guida). Si parla di concludere la riforma di legge entro l’estate 2022.

La legge Gelli attua i nuovi decreti nel marzo 2024, in particolare il decreto attuativo riguardante l’obbligo di assicurazione degli ospedali e dei professionisti sanitari nel caso di COLPA GRAVE dell’azione di rivalsa (legge 24). Sarebbero dovuti essere attuativi entro 180 giorni. In sostanza si sono stabiliti oltre all’obbligo per le strutture sanitarie della copertura assicurativa i massimali delle polizze, la retroattività della copertura ed il dotarsi di un fondo di riserva. Si sottolinea che il paziente che ha subito un errore medico può agire direttamente verso la compagnia di assicurazione che ha preso in carico la struttura sanitaria. Questo dovrebbe velocizzare la possibilità di un risarcimento.

Quali sono i problemi di un errore nella intubazione del paziente in sala operatoria?

I problemi di un errore nella intubazione di un paziente in sala operatoria possono includere:

1. Possibili lesioni al sistema respiratorio causate da un’intubazione impropria o errata.
2. Possibili danni alla trachea o al tratto respiratorio.
3. Possibilità di complicazioni respiratorie.
4. Possibilità di sviluppare infezioni respiratorie.
5. Possibilità di una reazione allergica al tubo.
6. Possibilità di danni al tessuto della trachea o delle vie aeree.
7. Possibilità di danni alla laringe, alla bocca o alla faringe.

Quale è la differenza tra danno temporaneo e danno permanente fisico?
Il danno temporaneo è un tipo di danno che limita l’attività della vittima solo per un determinato periodo di tempo, ad esempio una problematica che impedisce di fare movimenti per alcune settimane/mesi. In contrasto, il danno permanente fisico è una lesione o un danno che la vittima porta con sé per tutta la vita. Ad esempio, la perdita di un dito o la paralisi di una parte del corpo possono essere considerati danni fisici permanenti. In generale, il danno permanente fisico ha maggiori ripercussioni sulla qualità di vita della vittima rispetto a quello temporale, poiché può influenzare la capacità di svolgere attività quotidiane e in alcuni casi limitare la possibilità di lavoro o di carriera. Proprio per la gravità del danno permanente si ha un risarcimento economico per la vittima di errore medico molto maggiore rispetto al danno temporaneo.

Cosa fare in caso di errato intervento, errore medico durante una operazione al colon – intestino ?

Se si sospetta un errore medico dopo un intervento al colon in ospedale e che non sia stato eseguito bene con sintomi anomali successivi è importante consultare un medico o un chirurgo specializzato. Una volta sentito un professionista medico che valuta la situazione e risolto il problema creatosi in modo totale o parziale si potrà poi sentire una avvocato specializzato in malasanità per valutare a livello medico legale il danno dovuto alla operazione al colon – intestino.

Da segnalare se avete segni comuni che potrebbero indicare problemi dopo un intervento al colon:

Dolore: dolore persistente, intenso o in aumento dopo l’intervento, potrebbe essere un segno di complicazioni.

Sanguinamento: Sanguinamento eccessivo, sanguinamento persistente o sanguinamento.

Infezione post operazione: La presenza di febbre, gonfiore, arrossamento o scarico di pus potrebbe indicare un’infezione in atto.

Problemi riguardanti il transito intestinale: ad esempio ostruzioni intestinali in atto.

Problemi di controllo intestinale: Difficoltà a controllare le feci o la vescica potrebbero essere indicativi di complicazioni.


Come chiedere un risarcimento per errore medico e danno medico che tutela i diritti del malato in Italia?E’ bene valutare con attenzione la presenza di un errore medico e l’eventuale risarcimento. Per far valere i DIRITTI DEL MALATO è  opportuno essere seguiti e consigliati da un avvocato che conosca in modo specifico le leggi riguardanti il risarcimento anni per malasanità. Se il medico legale, tramite la documentazione sanitaria completa del paziente, reputa con una visita medico legale e perizia positiva la possibilità di agire per errore medico ci si avvia a valutare il danno e l’eventuale risarcimento.

La riforma Gelli ha sicuramente fatto molto discutere nel 2016 sulle varie possibilità di limitare la medicina difensiva e tutelare maggiormente la classe medica dinnanzi ad una denuncia di malasanità da parte del paziente che si ritenga leso. Si è calcolato che svariati miliardi sono spesi ogni anno in visite ed esami inutili perchè prescritti da dottori preoccupati da una azione penale o civile nei loro confronti per responsabilità medica. Dopo mesi di trattative politiche promosse dal deputato del Pd Gelli, sono stati approvati vari articoli del decreto legge proposto sulla riforma della responsabilità medica nei primi mesi del 2017 ed è definitivamente entrato in vigore nella primavera del 2017.Sembra una riforma equilibrata tra paziente e dottore in cui entrambi risultano maggiormente tutelati ;il medico a livello penale avrà maggiori garanzie, purchè segua le linee guida previste, mentre per il cittadino si snellirà e velocizzerà l’azione risarcitoria grazie all’introduzione dell’accertamento tecnico preventivo, ATP, che taglierà di molto le tempistiche del risarcimento. Si avrà una perizia redatta da un medico legale nominato dal tribunale che darà a priori prima della causa un suo parere sulla sussistenza o meno di un danno medico che presumibilmente diminuirà le cause per malasanità nel caso l’ATP risulti negativa già in prima battuta. Allo stesso tempo se positiva favorirà la trattativa tra avvocati e assicurazione della struttura sanitaria – medico per una celere chiusura a favore della vittima di errore medico. Altro vantaggio per il paziente sarà la possibilità di avere la cartella clinica in brevi tempi (si parla tra i 7 e 15 giorni), l’obbligo da parte delle strutture ospedaliere di assicurarsi ed infine un vero fondo di garanzia istituito per garantire i risarcimenti da responsabilità medica.

Malasanità ed errore del dentista  durante impianto dentale? danno medico dentistico  di implantologiaa  Milano Roma Bologna Torino Monza Napoli  Messina Pescara Ancona Bari Cagliari Padova Vicenza Verona Venezia Bergamo Brescia Firenze Pistoia Perugia Isernia Campobasso Catanzaro e in tutta Italia? Un impianto dentale è quando sostituiamo artificialmente la radice del dente, questa operazione  a volte implica un  errore e danni al paziente a livello di impianto dentale che sfociano in rotture o infiammazioni e   rigonfiamento dei tessuti . Altri problemi per errore del medico dentista quando l’impianto è  fatto male sono  un danno ai nervi ed un impianto non attaccato bene ai denti. Studio legale per danno errato impianto dentale a Milano Monza. Altra domanda che sorge spontanea quando si hanno problemi di errore dentistico:  è bene chiedere DIRETTAMENTE il rimborso del danno all’assicurazione del dentista? Non proprio, semmai è bene tentare di trovare un accordo con tale assicurazione facendosi assistere da un avvocato specializzato in danni dentistici ed errori in implantologia che sono le problematiche dentistiche più frequenti e più rischiose di danno elevato sia economico che fisico per il paziente leso da malasanità. Milano 2017

Come comportarsi per avere un risarcimento da malasanità in seguito ad  un intervento di protesi all’anca o al ginocchio errato che da difficoltà motorie e nel camminare al paziente? Prima di tutto affidarsi ad una valutazione medico legale per capire i veri danni accorsi dopo l’operazione all’anca e all’innesto della protesi, dopo di che solo in presenza di perizia medico legale positiva affidarsi al legale che porterà avanti una trattativa stragiudiziale con l’assicurazione della sanitaria per cercare di chiudere il sinistro con un equo compenso al paziente vittima di malasanità e danno medico. La domanda ci è stata posta perchè sono varie le lamentele per protesi errate che stanno affliggendo i pazienti (e dopo l’allarme delle tangenti prese dai medici dell’ospedale di Monza sulle protesi stesse ora inquisiti); inoltre a Bologna è accaduto un grave fatto di malasanità per errato intervento all’anca (protesi) in cui i dottori accusati e denunciati non si accorsero per 48 ore  di una emorragia interna dovuta alla lesione della arteria durante l’intervento chirurgico. Dopo lo scandalo finito sui giornali a Milano per protesi errate e tangenti prese dai medici specialisti al Pini le richieste da parte degli utenti che si sentono truffati dal sistema sanitario sono aumentate esponenzialmente.

Diritto alla famiglia: il servizio sanitario deve assistere in ogni modo possibile le famiglie dei malati, che hanno un ruolo fondamentale nell’assistenza dei propri cari.
Diritto alla decisione: il malato ha diritto a poter decidere per la sua salute circa i trattamenti e le terapie, fermo restando il necessario apporto del medico.